Chi è obbligato a iscriversi al Rentri?

Un elemento fondamentale per comprendere il funzionamento del RENTRI riguarda l’individuazione dei soggetti obbligati all’iscrizione. L’articolo 12 del Regolamento determina chi deve aderire e quali sono le relative eccezioni. La base normativa di riferimento è rappresentata dalla classificazione dei rifiuti che distingue tra rifiuti pericolosi e non pericolosi.

Secondo il Regolamento, i soggetti obbligati all’iscrizione sono gli enti e imprese che si occupano del trattamento dei rifiuti, sia pericolosi che non pericolosi, attraverso operazioni di recupero e/o smaltimento.

Produttori di rifiuti pericolosi

Enti e imprese che effettuano la raccolta o il trasporto professionale di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Commercianti e intermediari di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di specifiche tipologie di rifiuti.
Associazioni imprenditoriali e gestori del servizio di raccolta o del circuito organizzato, che lavorano per delega.

Produttori di rifiuti non pericolosi

Comuni, Consorzi e Comunità montane;
Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con oltre 10 dipendenti, attivi nei settori delle lavorazioni industriali, artigianali, nonché nel trattamento di rifiuti, acque e fumi.

Non sono obbligati a iscriversi al Rentri:

Produttori di rifiuti non pericolosi con meno di 10 dipendenti.
Soggetti che lavorano nei settori del commercio, dei servizi agricoli, sanitari, edili (costruzioni e demolizioni), indipendentemente dal numero di dipendenti, limitatamente alla produzione di rifiuti non pericolosi.
Produttori di rifiuti non pericolosi che non fanno parte di un’organizzazione di ente o impresa.

Nonostante ciò, questi soggetti possono scegliere di iscriversi al RENTRI su base volontaria.

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